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Che cosa causa l’acidità gastrica?

Stomaco: un vaso chiuso protetto

Per scomporre il cibo e stimolare gli enzimi digestivi, lo stomaco produce una grande quantità di acido cloridrico. Il suo pH (unità di misura dell'acidità) ha un valore compreso tra 1 e 3; un pH neutro corrisponde a 7. Ecco quello che rende unico questo particolare microbiota!
La mucosa dello stomaco è naturalmente protetta contro questa acidità da un muco specifico composto da bicarbonati, che neutralizzano gli effetti dell'acidità.
Il livello di acidità spiega anche perché lo stomaco è ermeticamente separato dall'esofago da uno sfintere, che impedisce il reflusso acido.

La gola e l’esofago interessati

Può succedere che la barriera dello sfintere sia meno efficace. Una parte del contenuto dello stomaco migra quindi verso l’esofago, a volte fino alla gola e alla bocca. A differenza della mucosa dello stomaco, le mucose di questi organi non sono coperte dallo stesso muco protettivo. Possono essere sensibilizzate dalla presenza di acido proveniente dallo stomaco o dalla bile, che migra attraverso lo stomaco[1-2-3].

Le buone abitudini contro il reflusso acido

Le cause di reflusso acido possono essere semplici reazioni a una compressione meccanica, come indumenti troppo stretti, una posizione inclinata in avanti o sdraiata o una gravidanza. Anche lo stress influenza il comportamento dell'ecosistema digestivo[4-5].

Esistono semplici gesti per prevenirne la comparsa e impedirne la recidiva:

  • Mangiare lentamente, privilegiare pasti leggeri e favorire la perdita di peso;
  • Evitare di sdraiarsi, piegarsi o fare esercizio fisico subito dopo il pasto;
  • Limitare caffè, succo d’arancia, bibite gassate, alcol, cibi grassi/speziati...;
  • Diminuire il consumo di tabacco;
  • Ridurre lo stress;
  • Evitare di indossare abiti troppo stretti;
  • Sollevare la testa del letto di circa 15 cm.

 


Riferimenti bibliografici
1. Karamanolis, G. P., & Tutuian, R. (2013). « Role of non-acid reflux in patients with non-erosive reflux disease.» Annals of gastroenterology, 26(2), 100–103.
2. Sifrim D. (2013). « Management of bile reflux. » Gastroenterology & hepatology, 9(3), 179–180.
3. Lillemoe KD, et al. « Role of the components of the gastro – duodenal contents in experimental acid –esophagitis. » Surgery 1982 ; 92 : 276 84.
4. Song, E. M. et al. “The association between reflux esophagitis and psychosocial stress.” Digestive diseases and sciences vol. 58,2 (2013) : 471-7.
5. David Kiefer, Chapter 42 – Gastroesophageal Reflux Disease, Editor(s) : David Rakel, Integrative Medicine (Fourth Edition), Elsevier, 2018, Pages 433-438.e1, ISBN 9780323358682.

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