Il microbiota intestinale del bambino

Il microbiota, o flora intestinale, si riferisce ai miliardi di microrganismi che vivono nel nostro apparato digerente. È ampiamente noto che questi batteri buoni svolgono un ruolo essenziale per il nostro benessere: digestione, sistema immunitario, metabolismo. Gli ultimi due decenni di ricerche e studi scientifici hanno largamente evidenziato lo stretto legame tra la salute di un individuo e la composizione del suo microbiota intestinale. È fin dalla nascita e dalla prima infanzia che si definisce la composizione del microbiota. Questo periodo è quindi una tappa fondamentale, durante la quale è importante aiutare il bambino a costruire un microbiota ricco, equilibrato e diversificato.

Come fa un bambino piccolo a costruire il suo microbiota intestinale?

Tutto inizia alla nascita: durante la gravidanza, l'apparato digerente del feto è quasi sterile. In caso di parto vaginale, il neonato entra in contatto con la flora vaginale e anale della madre. Questo contatto costituisce la prima colonizzazione dell'intestino ed è quindi fondamentale per la costituzione del microbiota del bambino. In seguito, nelle prime ore e nei primi giorni di vita del neonato, il microbiota si arricchisce e si diversifica rapidamente a contatto con i microrganismi presenti nell'ambiente di vita (ambiente ospedaliero, aria, natura, persone ecc.) e nell'alimentazione. Il microbiota del bambino continuerà ad arricchirsi e a diventare più complesso fino all'età di 2 o 3 anni, quando avrà raggiunto una composizione e una diversità microbica simili a quella di un microbiota adulto.

I fattori che influenzano lo sviluppo del microbiota intestinale nei bambini

Prima di raggiungere la forma adulta, lo sviluppo del microbiota è influenzato da molti fattori ambientali:

• la modalità di nascita:

in caso di parto cesareo, la prima colonizzazione del neonato può essere disturbata dal mancato contatto con la flora vaginale della madre. Infatti, poiché la qualità del microbiota materno influenzerà quella del neonato, è importante preparare questa trasmissione a monte, durante la gravidanza, assumendo probiotici.

• la modalità di allattamento:

il latte materno contiene molti lattobacilli e bifidobatteri, ma anche oligosaccaridi con effetto prebiotico, che stimolano la crescita dei batteri buoni della flora.

• la dieta:

la diversificazione alimentare, l'introduzione di cibi solidi e lo svezzamento si accompagnano a una transizione graduale e a una significativa diversificazione del microbiota del bambino.

• l'assunzione di antibiotici:

l'assunzione di antibiotici nei primi mesi di vita del bambino può alterare l'equilibrio del microbiota. È noto infatti che i trattamenti antibiotici danneggiano la diversità microbica della flora intestinale. Per questo motivo può essere interessante accompagnare l'assunzione di antibiotici con i probiotici per riequilibrare la flora.

• le condizioni igieniche:

un'igiene eccessiva o lo sviluppo del bambino in un ambiente troppo asettico può portare a un'esposizione troppo scarsa ai microrganismi e quindi a disturbi nella colonizzazione del microbiota intestinale.

Quali sono le conseguenze di un microbiota squilibrato (o disbiosi) nei bambini?

Molti studi scientifici si sono incentrati sul legame tra l'alterazione del microbiota intestinale, nota come disbiosi, e i vari problemi di salute osservati nei bambini. Numerosi studi hanno quindi evidenziato l'importanza di assumere ceppi probiotici per ridurre l'intensità dei disturbi in caso di transito accelerato, disturbi digestivi, problemi cutanei o respiratori...

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