Colesterolo: amico o nemico?

Oggi, il 19% dei francesi ha livelli elevati di colesterolo*. Anche se si tratta di una sostanza essenziale al buon funzionamento del nostro corpo, quando è in eccesso, è nociva per la tua salute. Adottare un’alimentazione sana e uno stile di vita attivo è fondamentale per limitare l’eccesso.

Quali sono i ruoli del colesterolo?

Si pensa spesso che il colesterolo provenga solo dalla tua alimentazione, ma non è così! Il fegato sintetizza l’80% del colesterolo presente nel tuo organismo. Questo organo è una chiave spesso sottovalutata nella gestione della sindrome metabolica e nell’omeostasi del colesterolo.
Il colesterolo è indispensabile per la struttura della membrana delle cellule, alla quale conferisce impermeabilità e rigidità.
Inoltre, interviene come precursore:

  • della steroidogenesi responsabile della formazione degli ormoni sessuali (progesterone, estrogeno, testosterone) e degli ormoni surrenalici (aldosterone, cortisolo, DHEA);
  • per il 50% della vitamina D3 (50% attraverso la sintesi cutanea a partire dai raggi UV A e B del sole);
  • degli acidi biliari che facilitano la digestione dei grassi, l’eliminazione del colesterolo e l’assorbimento intestinale delle vitamine liposolubili.

Il trasporto del colesterolo totale

Il colesterolo è trasportato nella circolazione sanguigna per 1/3 sotto forma libera e per 2/3 all’interno delle lipoproteine (associazione di lipidi e proteine) capaci di immagazzinare il colesterolo.
Esistono due principali lipoproteine responsabili di questo trasporto attraverso il sangue e il sistema vascolare:

  • LDL (Low Density Lipoprotein, o lipoproteina a bassa densità) = queste lipoproteine trasportano colesterolo e trigliceridi verso i tessuti periferici
  • HDL (High Density Lipoprotein, o lipoproteina ad alta densità) = queste lipoproteine catturano l’eccesso di colesterolo tissutale e lo trasportano verso la cistifellea per essere eliminato.

LDL e HDL costituiscono il colesterolo totale.

Esiste quindi un solo colesterolo, che non è né buono né cattivo.

Qual è il colesterolo buono ?

L’HDL assume il compito di trasportare le molecole di colesterolo verso la centrale di trattamento che è la cistifellea. L’HDL viene trasformato in sali biliari e poi eliminato per via intestinale. È per questo che viene generalmente definito “colesterolo buono”.

Qual è il colesterolo cattivo?

Le lipoproteine a bassa densità (LDL) contengono meno proteine rispetto ai lipidi e trasportano più colesterolo di quanto ne distribuiscano nell’organismo, dove partecipano a funzioni fisiologiche. Ma le LDL non utilizzate si ossidano e diventano inutili. Si trasformano in scarti solidi che si accumulano sulle pareti delle arterie formando una placca aterosclerotica. Questo provoca un restringimento vascolare e un’irrigidimento delle membrane. La rottura della parete vascolare che circonda la placca può causare un incidente cardiovascolare.

Individuare le anomalie lipidiche

I problemi per il sistema cardiovascolare si manifestano quando c’è uno squilibrio tra la quantità di LDL e HDL nel colesterolo presente nel sangue. Un prelievo di sangue ti permette di determinare i rispettivi livelli. I risultati vengono espressi in grammi per litro di sangue (g/L) o in mmol per litro di sangue (mmol/L).

Troppo LDL, poco HDL?

Le raccomandazioni dell’Agenzia Francese per la Sicurezza Sanitaria dei Prodotti di Salute (ANSM) sono le seguenti:

  • Colesterolo totale: inferiore a 2,00 g/L (o 5,0 mmol/L)
  • Colesterolo-HDL: compreso tra 0,40 g/L e 0,60 g/L (o tra 1,0 mmol/L e 1,5 mmol/L)
  • Colesterolo-LDL: il valore atteso tiene conto dei fattori di rischio che variano in base all’età, allo stato di salute, ai trattamenti farmacologici…

Qual è il tasso di colesterolo preoccupante?

  • Un tasso di colesterolo-HDL inferiore a 0,40 g/L (o 1,0 mmol/L) = fattore di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari
  • Un tasso di colesterolo-HDL pari o superiore a 0,60 g/L (o 1,5 mmol/L) = fattore protettivo contro l’insorgenza di malattie cardiovascolari

Cosa sono i trigliceridi?

I trigliceridi sono anch’essi lipidi utili al tuo organismo. Sono prodotti dal fegato o forniti dall’alimentazione (zuccheri, alcol), circolano, come il colesterolo, attraverso le lipoproteine e vengono immagazzinati nel tessuto adiposo, dove costituiscono una riserva importante di energia.

In caso di livelli elevati di trigliceridi (pari o superiori a 1,5 g/L), è consigliabile praticare un’attività fisica regolare che stimoli il sistema cardiovascolare e seguire regimi equilibrati nei carboidrati ma ricchi di acidi grassi essenziali (omega-3/omega-6).

Cercare la causa delle dislipidemie

Le cause dei disordini lipidici, associati o meno (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia), sono spesso multifattoriali: predisposizione genetica, sovrappeso, aumento della circonferenza addominale, sedentarietà, eccesso di zuccheri e grassi saturi presenti in quantità nell’alimentazione moderna, fumo.

Mettere in pratica buone regole di igiene di vita può permetterti di riequilibrare i livelli lipidici nel lungo termine.

Cambiare alimentazione per diminuire il tasso di LDL

  • Favorisci gli acidi grassi polinsaturi (AGPI): pesce azzurro di piccola taglia, frutta oleaginosa, oli vergini spremuti a freddo (colza, noce, lino, canapa, oliva)…
  • Controlla l’apporto calorico: porzioni adatte al tuo fabbisogno, scegli alimenti ad alta densità nutrizionale che ti apporteranno maggiore sazietà (apporto adeguato di proteine).
  • Alimentazione a indice glicemico basso o medio (frutta e verdura fresca, cereali integrali e legumi).
  • Apporto di fibre: scegli prodotti grezzi e integrali o semi-integrali.
  • Apporto di antiossidanti: riempi il tuo piatto con un arcobaleno di colori. La varietà di colori riflette la diversità degli antiossidanti.

Per saperne di più sull’alimentazione anti-colesterolo

Muoversi per migliorare il rapporto HDL/LDL

Un’attività fisica regolare (camminata veloce, bicicletta, corsa) di almeno 30 minuti la maggior parte dei giorni della settimana, per un totale di almeno 150 minuti settimanali di attività a intensità moderata, ti permette di ridurre sensibilmente il tasso di grassi nel sangue. Adatta questa pratica in base alle tue capacità, alla tua forma fisica e alla tua età.

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