La mucosa dell'intestino tenue ha una superficie totale di 400 m2 ed è rivestita da cellule chiamate enterociti. Sono caratterizzate da villi paragonabili a frange, ricoperti da microvilli. Il loro rinnovamento è rapido: queste cellule vivono da 2 a 6 giorni e insieme formano un "orletto a spazzola" in grado di assorbire i nutrienti in breve tempo. Migliori sono le condizioni della mucosa, migliore è l'assorbimento dei nutrienti.
Una giunzione impermeabile formata da proteine unisce gli enterociti. Questa giunzione impedisce alle molecole nocive di entrare nella circolazione sanguigna. Può trattarsi di agenti patogeni (batteri e virus), allergeni e sostanze tossiche. La protezione di questa barriera è rafforzata dalla presenza del microbiota intestinale e dal sistema immunitario intestinale.
Ma la mucosa intestinale e il microbiota sono fragili! Stress, alimentazione squilibrata, consumo ripetuto di farmaci, antibiotici e sostanze tossiche possono causare uno squilibrio del microbiota (la cosiddetta disbiosi) o l'iperpermeabilità intestinale: la mucosa intestinale non è più impermeabile e lascia passare gli agenti infettivi. L'immunità può quindi essere alterata e la suscettibilità alle infezioni aumenta.
Una barriera intestinale malfunzionante ha quindi un chiaro impatto sulla salute generale.
Rafforzare la mucosa intestinale con la glutammina e la vitamina B2
La glutammina è un aminoacido che serve da carburante per gli enterociti della mucosa intestinale. È quindi essenziale per il rinnovamento e il mantenimento di questa mucosa. La glutammina si trova negli alimenti proteici (carne, pesce, legumi), negli spinaci, nella soia e nel prezzemolo.
La vitamina B2 è nota per mantenere le mucose sane: aiuta la crescita e la riparazione dei tessuti. La si trova nel fegato, nella spirulina, nei formaggi a pasta molle, nel rognone di manzo, nelle uova e nel latte.
Proteggere la mucosa con composti antiossidanti
La mucosa intestinale può essere attaccata da fenomeni infiammatori e ossidativi. Per proteggerla, non c'è niente di meglio di composti dal forte potere antiossidante: polifenoli dell'uva, flavonoidi, cipolla (ricca di quercetina), curcuma (ricca di curcumina), ma anche vitamine A, C ed E. Inoltre, il microbiota intestinale metabolizza la glutammina in glutatione, un potente antiossidante.
Bilanciare il microbiota con i probiotici
Un microbiota sano ed equilibrato è essenziale per una buona salute intestinale. L'assunzione di probiotici (lattobacilli e bifidobatteri identici a quelli presenti nel microbiota) aiuta a mantenere questo fragile equilibrio! Si trovano negli alimenti lattofermentati: yogurt, formaggio, crauti, kefir...
Nutrire il microbiota con le fibre prebiotiche
Il microbiota può essere sano solo se è ben nutrito! Inoltre, è un grande consumatore di fibre prebiotiche, cioè fibre solubili derivate dalle piante e digerite dal microbiota. Favoriscono lo sviluppo di batteri buoni e la loro digestione porta alla produzione di composti benefici per la mucosa intestinale.
Lenire la mucosa con le piante
Alcune piante sono particolarmente note per il loro effetto benefico sull'intestino: l'altea e la camomilla emollienti e lenitive, la melissa rilassante, la menta piperita e la liquirizia digestive.
200 milioni di neuroni, cellule gliali e neuromediatori identici a quelli presenti nel cervello, una moltitudine di connessioni: il sistema nervoso enterico può essere considerato a dovere un secondo cervello.
I neuroni enterici circolano nell'intestino per garantirne l'attività propulsiva. L'80% di questi sono detti afferenti, in quanto trasportano le informazioni dall'intestino al cervello attraverso il nervo vago. Il microbiota contribuisce attivamente anche alla fluidità e alla qualità degli scambi tra intestino e cervello.
Questo sistema nervoso può quindi essere soggetto a diverse fonti di alterazione:
Régis Grosdidier, dottore in medicina.
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