Il collagene è uno dei principali componenti della pelle e delle articolazioni. Naturalmente, con il passare degli anni, la sua produzione diminuisce. Un’alimentazione equilibrata, sana e varia, insieme a una buona igiene di vita, contribuisce a sostenere la produzione di collagene da parte dell’organismo e a mantenere una pelle tonica.
Il collagene è la proteina più abbondante del corpo umano. Ha una forma fibrosa e si trova tra le cellule degli organi.
Per comprenderne meglio la struttura, immagina una corda da arrampicata: un intreccio di piccole fibre tessili in una più grossa e resistente, con un po’ di elasticità.
Nel collagene, le piccole fibre sono insiemi di molecole – gli amminoacidi – disposti in catene alfa. Tre catene alfa si intrecciano a formare molecole più grandi, le fibrille, che a loro volta si assemblano in fibre di diametro maggiore.
Il risultato è una molecola tonica, resistente allo stiramento (nella pelle, tendini, legamenti, tessuti di sostegno dei visceri) o alla compressione (come nella cartilagine articolare).
Assunto per via orale, il collagene viene digerito e diventa una fonte importante di amminoacidi isolati o sotto forma di piccole catene: i peptidi di collagene. La glicina, la prolina e la lisina sono gli amminoacidi più presenti nel collagene.
Esso fornisce anche 7 degli 8 amminoacidi essenziali (che il corpo non può produrre e devono essere assunti con l’alimentazione).
Diverse fasi scandiscono la formazione del collagene. Le cellule che lo producono sono i fibroblasti. La vitamina C partecipa all’assemblaggio delle catene alfa e delle fibrille. Ciascuna delle tre catene che costituiscono il collagene contiene 1050 amminoacidi legati tramite legami a idrogeno. Tra questi, la glicina occupa il centro della struttura molecolare. La prolina e l’idrossiprolina sono entrambe essenziali sia per la biosintesi della molecola sia per la sua struttura. La particolare forma elicoidale della prolina aumenta la resistenza del collagene.
Il collagene è presente in tutti gli organi del corpo umano. A seconda della combinazione delle sue tre catene, esistono diversi tipi di collagene, ognuno con una funzione specifica. Ad esempio, i tipi I, II e III sono molto presenti nel derma, lo strato superiore della pelle. Le ricerche scientifiche hanno identificato 28 tipi diversi di collagene, ciascuno con effetti distinti sull’organismo.
La parola collagene deriva dal greco kolla (colla) e -gene (generare). Un nome esplicativo per questa proteina che sostiene l’integrità della matrice extracellulare e assicura la coesione dei tessuti. Per questo, è un elemento che favorisce il mantenimento dell’idratazione della pelle, tra gli altri.
Si trova anche nelle pareti dei vasi sanguigni, responsabili del trasporto di nutrienti e ossigeno. Naturalmente, questa proteina strutturale ha un ruolo nella riparazione e cicatrizzazione degli organi, sia interni che esterni. I benefici del collagene sono quindi molteplici, ma dipendono dalla capacità dell’organismo di sintetizzarlo, una capacità che varia in base all’età e all’apporto nutrizionale. È importante quindi preservare il proprio “capitale collagene”.
L’invecchiamento è un processo naturale che ha effetti visibili sull’epidermide:
La riduzione delle rughe è il motivo principale per cui si consuma collagene. Tuttavia, questa proteina agisce non solo sull’invecchiamento cutaneo, ma su tutti i tessuti dell’organismo.
In età adulta, si perde in media l’1% di collagene all’anno. Fino ai 25-30 anni circa, il corpo ne produce in quantità sufficiente. Poi la produzione cala progressivamente, con un’accelerazione intorno ai 50 anni. Oltre all’età, altri fattori influenzano la produzione di collagene: esposizione al sole, inquinamento atmosferico, cambiamenti ormonali legati alla menopausa, stress, dieta povera di vitamine, acidi grassi e oligoelementi ma ricca di zuccheri raffinati. Tutto ciò si riflette nei segni dell’invecchiamento.
In realtà, pochi alimenti contengono collagene (e non sono per tutti i gusti!), ma molti forniscono i precursori della proteina: gli amminoacidi. È dunque fondamentale variare i cibi freschi nella dieta per mantenere livelli di collagene stabili.
Esistono tre fonti principali di collagene:
Il collagene si trova abbondantemente in ossa, carapaci di crostacei, pelli di pesce. Possono essere usati per preparare brodi o consumati sotto forma di gelatina.
Gli alimenti che favoriscono la sintesi di collagene sono più numerosi e facili da integrare in una dieta sana: latticini, verdure a foglia verde, kiwi, frutti rossi, avocado, germogli, legumi, aglio, frutta secca…
Alcuni alimenti favoriscono la produzione di collagene o agiscono in sinergia con esso, tra cui:
A causa di una dieta squilibrata, dell’età o di un’intensa attività fisica, può essere utile assumere integratori.
Il collagene è estratto principalmente da sottoprodotti della pesca o, per i regimi vegetariani, dalla membrana dell’uovo. Nutergia ha scelto di utilizzare collagene marino, molto simile a quello umano e quindi altamente assimilabile. È collagene idrolizzato, cioè parzialmente “digerito” per migliorarne l’assorbimento. È composto da piccoli peptidi di collagene (peso molecolare medio 2000 kDa) che non richiedono molta trasformazione prima di entrare in circolo.
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5. La biosynthèse du collagène, ME Grant, DJ Prockop, The New England Journal of Medicine (NEJM), 1972.
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