Diverse cause possono essere all’origine di una digestione lenta. Possono interessare le parti alte o basse dell’apparato digerente, manifestarsi subito o molto tempo dopo un pasto. Possono essere quotidiane o legate a fragilità specifiche, oppure derivare da eccessi temporanei (periodi di festa, vacanze, ecc.).
La micronutrizione può avere un impatto sulla digestione, a condizione di conoscere bene i nutrienti coinvolti.
Gli enzimi digestivi sono veri alleati contro la sensazione di pesantezza. Il loro ruolo principale è scomporre gli alimenti ingeriti in nutrienti facilmente assimilabili dal nostro organismo. Questi enzimi sono prodotti naturalmente dal corpo, in particolare dal pancreas e dallo stomaco, ma la loro produzione può essere insufficiente o la loro attività ridotta.
Le cause dei gonfiori sono spesso oggetto di molte ipotesi per chi ne subisce le conseguenze. Ritrovare il comfort digestivo richiede un’azione combinata sulla funzione intestinale e sull’equilibrio della flora, grazie a piante e probiotici.
L’equilibrio intestinale dipende dal mantenimento dell’integrità di due ecosistemi interagenti: la mucosa e la flora intestinale. La mucosa svolge sia una funzione di barriera contro agenti estranei, sia il ruolo di trasporto dei nutrienti nel sistema sanguigno. Numerose cause possono comprometterne l’integrità. La L-glutammina, le vitamine e le fibre alimentari partecipano al suo ripristino. La flora intestinale o microbiota vive in simbiosi con noi nell’intestino. Fermenta alcune fibre che il nostro organismo non riesce a digerire. I prodotti di questa fermentazione sono benefici, nel contesto di un’alimentazione sana.
Per saperne di più sul ruolo dei micronutrienti sull’intestino permeabile
Tra le piante più conosciute per le loro proprietà digestive, puoi fare affidamento sulla famiglia degli aromi e sulle piante carminative comunemente presenti sulle nostre tavole, come il ravanello nero, il finocchio e, naturalmente, il carciofo (Cynara scolymus).
L’apparato digerente combina due processi distinti ma inseparabili: la digestione chimica e quella meccanica.
Una digestione lenta può causare disturbi come gonfiore o alterazioni del transito intestinale. È un segnale che la decomposizione degli alimenti nel tubo digerente non avviene correttamente. Può derivare dal malfunzionamento di uno o più organi o da uno squilibrio delle flore gastro-intestinali. Diversi fattori possono contribuire a questo rallentamento:
Un’alimentazione equilibrata è sempre la prima misura per ritrovare il comfort digestivo.
Una tensione nella parte alta dell’apparato digerente potrebbe coinvolgere lo stomaco, ma anche una flora intestinale squilibrata potrebbe contribuire! È importante considerare il sistema digestivo nel suo insieme, poiché i problemi di un organo possono avere effetti sistemici. È una produzione insufficiente di acido gastrico? Un’irritazione intestinale? Un problema di transito? Bisogna analizzare i segnali per comprendere le cause e intervenire in modo efficace.
In una prima fase, l’eliminazione di cattive abitudini alimentari per alcune settimane è una regola generale:
Il ciclo digestivo dura circa 24 ore! Gli alimenti restano alcuni secondi nell’esofago, circa 4 ore nello stomaco, altre 4 ore nell’intestino tenue, ma ben 16 ore nell’intestino crasso! La digestione, per definizione, è quindi un processo lungo.
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