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Preservare la flora intestinale per preservare la pelle

Il microbiota più conosciuto è quello intestinale, ma non è l'unico presente nel nostro corpo! Anche la pelle è dotata di un microbiota protettivo, unico nel suo genere. La cosa più sorprendente è che il microbiota intestinale è strettamente legato a quello cutaneo. Infatti la flora intestinale e la pelle lavorano insieme attraverso un collegamento diretto, noto come asse intestino-pelle. Tale asse permette a questi due organi di proteggere congiuntamente l'organismo.

L'asse intestino-pelle: una protezione reciproca efficace

Sebbene possano sembrare due organi molto distanti, l'intestino e la pelle sono strettamente collegati. Infatti a volte i problemi digestivi causano l’insorgenza di manifestazioni cutanee. Questa comunicazione avviene attraverso il sistema immunitario, molto presente a livello intestinale: il microbiota intestinale è direttamente collegato al sistema immunitario intestinale e regola la produzione di citochine, ovvero molecole coinvolte nella risposta immunitaria e nella regolazione dell'infiammazione, un’azione chiave in caso di problemi cutanei.

Allo stesso modo, i batteri del microbiota intestinale sono in grado di produrre vari metaboliti e persino alcuni neurotrasmettitori (GABA, serotonina, acetilcolina ecc.), che entrano nella circolazione sanguigna e hanno un effetto dannoso o benefico sulla pelle. Similmente, un disturbo emotivo (stress, ansia ecc.) può causare disturbi digestivi e cutanei (eczema, psoriasi....), legati in realtà a uno squilibrio del microbiota intestinale. Quindi possiamo parlare di asse cervello-intestino-pelle! 

Uno squilibrio nelle popolazioni batteriche intestinali può quindi ostacolare il regolare svolgimento di queste essenziali reazioni fisiologiche dell'asse intestino-pelle.

Quali sono gli effetti della disbiosi sulla pelle?

Uno squilibrio del microbiota intestinale (disbiosi) provoca principalmente disturbi digestivi e una maggiore sensibilità immunitaria. La disbiosi altera non solo la flora intestinale ma anche la mucosa intestinale, una barriera protettiva essenziale. Una mucosa alterata permette a elementi estranei di entrare nella circolazione sanguigna, scatenando un’eccessiva reazione immunitaria infiammatoria. La pelle, collegata all'intestino da un asse cellulare-batterico, subisce a sua volta gli effetti di questa infiammazione. 

Ne conseguono irritazioni, brufoli, acne, secchezza persistente, sviluppo indesiderato di stafilococco aureo...  Inoltre, la fragilità intestinale può portare a una maggiore sensibilità agli allergeni alimentari. Ecco perché alcune allergie, anche quelle alimentari, si manifestano sulla pelle. 

L'equilibrio del microbiota intestinale ha quindi un’importanza spesso sottovalutata per il benessere della pelle. Diversi fattori possono portare a uno squilibrio che, quindi, si tradurrà in una reazione cutanea.

Le grandi famiglie Lactobacillus (plantarum e rhamnosus GG) e Bifidobacterium costituiscono la gran parte della flora intestinale. E sono le prime a mancare all’appello! L'assunzione di questi ceppi probiotici contribuisce quindi a ripristinare l'equilibrio dell'ecosistema intestinale, poiché agiscono anche sulla barriera della mucosa.

Come ripristinare il microbiota della pelle?

Su 1 cm2 di pelle è presente più di un milione di batteri! Sulle mani sono oltre 10 milioni! Questi microrganismi sono chiamati attinobatteri, firmicutes, proteobatteri, cianobatteri e bacteriodetes. Rari esemplari di stafilococco aureo e di lieviti, come la candida, vi convivono in armonia, a condizione che il microbiota sia equilibrato. In altre parole, il microbiota cutaneo, che copre una superficie da 1,5 a 2 m2 e che pesa da 3 a 5 kg, è un continente batterico!

Un microbiota cutaneo in evoluzione

Tra un microbiota e l'altro c'è una grandissima differenza. Infatti ognuno di noi ospita una flora specifica, che cambia a seconda dell'età, dell'ambiente, ma anche della zona del corpo in cui si trova. La flora può essere di due tipi:

  • Flora residente: presente fin dai primi anni di vita e prospera nel derma. La popolazione batterica rimane stabile e si rigenera spontaneamente.
  • Flora transitoria: situata sulla superficie della pelle (epidermide), cambia continuamente in funzione delle condizioni ambientali, delle attività ecc. Questa flora può facilmente incontrare agenti patogeni, poiché costituisce la prima barriera di difesa del corpo umano.

I batteri del microbiota cutaneo si nutrono di secrezioni ghiandolari, rifiuti cellulari e microbi, con cui entrano casualmente in contatto. Questi batteri buoni, quindi, fin dal primo contatto svolgono un ruolo protettivo contro le aggressioni esterne. Hanno quindi un'importanza fondamentale per la salute della pelle.

Gli effetti dello squilibrio batterico sui disturbi cutanei

Come la disbiosi intestinale, anche quella cutanea può causare disturbi duraturi. Ne è un esempio l'acne, causata da uno sviluppo eccessivo del batterio responsabile P. acnes, ma anche dall’invasione dei lieviti.

Il microbioma (che si riferisce all'intero ecosistema in cui vivono i batteri) può essere squilibrato da sostanze tossiche, prodotti aggressivi sull'epidermide, assunzione di antibiotici, sovraesposizione ai radicali liberi (sole, inquinamento atmosferico).  La disbiosi colpisce tutti i tipi di pelle e tutte le parti del corpo, compreso il cuoio capelluto. A lungo termine, accentua la senescenza delle cellule attraverso lo stress ossidativo e accelera il processo di invecchiamento.

Un microbiota equilibrato, invece, modera gli effetti nocivi dei raggi UV poiché produce molecole antiossidanti. Contribuisce a mantenere il pH acido (tra 4,2 e 6,7) del film lipidico, sfavorevole all'impianto di intrusi patogeni. La cicatrizzazione è migliorata anche dalla presenza di batteri commensali buoni nel microbioma cutaneo.

Quali sono gli effetti dei probiotici sulla pelle?

Crema o capsula?

Alcuni probiotici sono pensati per un’applicazione topica che ripristini la flora cutanea. I ceppi Lactobacillus plantarum, Lactobacillus rhamnosus GG e Bifidobacterium breve sono comunemente utilizzati nelle formulazioni. Si ottiene così un'azione locale per ripristinare la funzione di barriera dell’epidermide, utilizzando ingredienti naturali. 

Lattobacilli e bifidobatteri per via orale 

L'uso di questi stessi ceppi probiotici per via orale rappresenta una soluzione ai problemi sistemici che spesso sono concomitanti.

 


F H Al-Ghazzewi, R F Tester, Impact of prebiotics and probiotics on skin health 2014 Benef Microbes 2014 Jun 1;5(2):99-107. doi: 10.3920/BM2013.0040.
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Jacqueline Lena Boyajian , Merry Ghebretatios, Sabrina Schaly, Paromita Islam, Satya Prakash  Microbiome and Human Aging: Probiotic and Prebiotic Potentials in Longevity, Skin Health and Cellular Senescence, 
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